L'articolo riportato e di piena proprietà di :

d.r.fotografia b&w photography by moreno bacciotti

Parafenilendiamina

Bagni di sviluppo
Parafenilendiamina

Parafenilendiamina C6H4(NH2)2 = 108

Caratteristiche: E' lo sviluppatore più efficiente e conosciuto per l'ottenimento di grana finissima nei negativi. Può essere sostituito con l'orto-fenilendiamina avente le stesse caratteristiche, ma col vantaggio di produrre con minor facilità eczemi ed irritazioni cutanee. Si trova in commercio sottoforma di cloridrato. I numerosi derivati della p-fenilendiamina sono diventati importanti agenti sviluppatori da quando si è diffuso l'impiego delle pellicole per fotocolore poichè mediante queste si confezionano i bagni di sviluppo cromogeno.Solubilità: La solubilità della base libera è di 37 g/l in acqua a 20°C; è molto solubile in alcool. Il cloridrato è molto solubile in acqua e poco solubile in alcool.

Sviluppo alla Parafenilendiamina
1
2
3
4
Prodotto chimico
unità
quantità
quantità
quantità
quantità
Metabisolfito di potassio
g
-
6
-
-
Metabisolfito di sodio
g
-
-
10
10

Metolo

g
10
2
-
-
Sodio solfito anidro
g
60
90
-
-
Idrochinone
g
1,5
-
-
-
Sodio fosfato tribasico
g
5
-
-
-
Lisciva di soda a 40° Bé (soda caustica)
cc
-
-
40
48
Parafenilendiamina HCI
g
5
8
10
17
Potassio bromuro
g
1
-
3
3
Pirocatechina
g
-
4
-
-
Acqua q.b. per
cc
1000
1000
1000
1000
Durata dello sviluppo
min.
13
15-25
6
6
Temperatura
18
18
18
18

Sviluppo di negativi - Rivelatori alla Parafenilendiamina

1)Fornisce un buon contrasto pur essendo a grana finissima. Si ottengono buoni risultati anche con negativi non sovraesposti, ma generalmente è necessaria una sovraesposizione del 50 - 100 %
2)Anche questa formula fornisce un buon contrasto. In caso di velo di sviluppoè necessario aggiungere 1 cc/l di soluzione di benzotriazolo al 5%.La finezza della grana è ottima ed anche la sovraespèosizione non è necessaria.
3)Con l'aggiunta di soda caustica, la parafenilendiamina acquista il valore di un rivelatore normale e non ha più le caratteristiche di un rivelatore a grana fine. Perciò la durata dello sviluppo si riduce al normale ed anche la sovraesposizione non è più necessaria. In questa formula è prescritto l'uso di parafenilendiamina base libera e non del cloridrato.
4)Analoga alla precedente ma con parafenilendiamina cloridrato anzichè base libera.

Sviluppo alla Parafenilendiamina  
1
2
3
4
5
Prodotto chimico
unità
quantità
quantità
quantità
quantità
quantità
Parafenilendiamina
g
12
10
10
10
10
Glicina
g
6
-
12
8
-
Pirocatechina
g
-
-
-
-
6
Sodio solfito anidro
g
100
50
90
90
80
Acqua q.b. per
cc
1000
1000
1000
1000
1000
Durata dello sviluppo
min.
20-30
25
19
11
-
Temperatura
18
18
18
18
-

1) Richiede una maggiorazione di 2 - 4 volte del trempo di esposizione, ma fornisce una granulazione estremamente fine. La quantità di glicina può variare da 2 a 12 g/l; con meno glicina la grana diventa ancora più fine ma il tempo di posa dev'essere più longo. La conservazione del bagno è limitata a pochi giorni.
2)
La grana più fine si ottiene con sola parafenilendiamina e poco sodio solfito ma ne consegue un aumento di posa massimo; con questa formula esso dovrebbe essere di 4 volte il valore normale indicato dall'esposimetro.
3)
Con molta glicina è sufficiente esporre per un tempo più breve.
4)
La formula di Sease, variamente modificata, è stata molto nota un tempo. La composizione qui indicata è la più usuale.Richiede un aumento di posa di circa 3 volte il tempo normale.
5)Questa formula richiede parafenilendiamina base libera e non cloridrato. Fornisce granulazione ultrafine ma richiede un aumento di posa di 3 - 4 volte.N.B.: Tenere pres
ente che la parafenilendiamina è tossica finchè si trova allo stato di polvere(eczemi e danni alle vie respiratorie).

Potassio Metabisolfito (pirosolfito di potassio - meta di potassio) K2S2O5 = 222,32

Potassio Metabisolfito

Caratteristiche: Cristalli incolori o forme cristalline arrotondate, con odore solforoso, molto solubili a freddo. A caldo si decompone sprigionando vapori nocivi per emulsioni fotografiche sensibili. E' meno alterabile e più puro del metabisolfito di sodio e perciò nelle applicazioni fotografiche si adopera pressochè esclusivamente il metabisolfito di potassio. Per le applicazioni fotografiche conviene usare la qualità in cristalli polverizzati, perchè i cristalli grossi si sciolgono lentamente. 48 g di metabisolfito di potassio equivalgono a 100 cc di solfito di sodio liquido a 35° Bé; 100 g di metabisolfito di potassio equivalgono a 205 cc di bisolfito di sodio liquido a 35° Bé. Applicazioni: Per le applicazioni fotografiche è importante che il metabisolfito sia di preparazione recente (che si riconosce dall'odore solforoso intenso). Si usa per bagni d'arresto, per acidificare i bagni di fissaggio e per bagni di schiarimento (la dose normale per tutti questi bagni può essere da 25 a 50 g/l). Per la conservazione di bagni di sviluppo altamente concentrati (in sostituzione del solfito); per controllare e tamponare l'alcalinità dei bagni di sviluppo.

Sodio Metabisolfito

Sodio Metabisolfito (pirolfito di sodio) NaS2O5 = 190,114

Caratteristiche: Cristalli bianchi lucenti, inalterabili all'aria, focilmente solubili in acqua, ma poco in alcool. E' igroscopico. Applicazioni: Può essere usato per l'acidificazione dei bagni d'arresto e di fissaggio in sostituzione del metabisolfito di potassio.

 

 

Sodio Fosfato

Sodio fosfato (Sodium Phosphate) NaH2PO4·H2O = 138

Bibasico = Na2HPO4·12 H2O = 358,22 Tribasico = Na3PO4· 12 H2O = 380,21 Caratteristiche: Fosfato monosodico o fosfato acido di sodio; si presenta in cristalli e si scioglie in acqua dando reazione debolmente acida. Fosfato bisodico o bibasico; cristallizza in forma di aghi prismatici, translucidi, incolori, di gusto leggermente salato; è efflorescente all'aria e facilmente solubile in acqua; si trova in commercio anche anidro; Fosfato trisodico o tribasico, d'aspetto simile al precedente; si scioglie con reazione fortemente alcalina. Applicazioni: Il fosfato acido viene usato per acidificare le soluzioni; il bibasico quale sostanza tampone ed il tribasico per l'alcalinizzazione dei bagni di sviluppo avendo il vantaggio di non disgregare la gelatina. Questi sali fanno precipitare i sali minerali contenuti nell'acqua per cui le soluzioni che li contengono vanno decantate o filtrate.