Con il rinforzo si mira a variare il contrasto dei negativi aumentandolo. Contrariamente a quanto avviene nell'indebolimento, dove la grana delle immagini non si ingrossa mai, mediante il rinforzo questa si ingrossa notevolmente, salvo ricorrere ad
accorgimenti speciali. Si può rinforzare solo ciò che già esiste, e cioè i depositi di argento dell'immagine già esistenti, per quanto piccoli essi siano; non si può rinforzare
l'immagine là dove non esiste nulla, cioè dove il negativo è totalmente vetroso e trasparente. Il rinforzo avviene per due vie: o rendendo più opaca l'immagine esistente, o aggiungendo dell'altro argento a quello che la costituisce. In
quest'ultimo caso il rinforzo assume l'aspetto dello sviluppo fisico e l'argento aggiuntivo proviene dal bagno al quale è stato aggiunto, generalmente sotto forma
di nitrato
d'argento. Mediante il rinforzo fisico si può ottenere una grana anche più fine di quella prima esistente. L'azione dei bagni di rinforzo è varia e può essere scelta secondo i risultati che si perseguono. Nei negativi al tratto (per esempio: riproduzione di documenti e disegni)
bisogna che il rinforzo agisca fortemente sulle zone più dense onde renderle completamente opache alla luce. Le zone trasparenti non devono essere rinforzate per
niente. Siccome il rinforzo agisce là dove già esiste qualche cosa, e quindi anche sul
velo, nei negativi al tratto conviene prima procedere all'indebolimento al ferricianuro onde ripulire totalmente le trasparenze impedendo
con ciò che il rinforzo abbia in esse presa. Nel contempo si indeboliscono evidentemente anche le zone dense, ma la loro opacità sarà poi ristabilita ed aumentata mediante il
rinforzo. Resistono bagni di rinforzo che sulle più deboli tracce di annerimento agiscono molto ed altri che agiscono poco o niente. Si possono dunque scegliere opportunamente
secondo le necessità. Nei negativi fortemente sottoesposti, che osservati obliquamente contro la luce danno l'illusione d'un'immagine positiva e che spesso si presentano con
grande ricchezza di particolari anche se debolissimamente coperti d'argento, il contrasto è estremamente basso e la loro stampa non riesce bene nemmeno sulle gradazioni più dure
di carta. Questi negativi, mediante il rinforzo, possono essere ricuperati
in modo tale da non differenziare più le stampe da quelle prodotte da negativi perfetti e normali. Il rinforzo deve agire in questi casi aumentando notevolmente il contrasto, cioè
rendendo molto più opaca l'immagine delle alte densità ed aggiungendo invece poco alle densità minime delle ombre. Un altro inconveniente dei bagni di rinforzo, oltre a quello già menzionato dell'ingrossamento della grana, è rappresentato dalla necessità di usare
frequentemente sostanze chimiche molto velenose. Vi fanno parte il cianuro di potassio (o
cianuro di sodio), di cui sono velenose già le emanazioni di un bagno a riposo. Lo si può dunque usare solo in locali ben ventilati. A contatto di acidi dalle sue soluzioni si
sprigiona acido cianidrico che, inspirato, può produrre la morte immediata. Possono derivare effetti letali anche dal contatto delle sue soluzioni con ferite aperte
nelle mani: e perciò indispensabile eseguire qualsiasi operazione proteggendosi con guanti di gomma. Con non minori precauzioni va trattato il cloruro di mercurio (sublimato corrosivo) che deve considerarsi altrettanto pericoloso del
cianuro di potassio. Una sostanza che spesso si sottovaluta è il bicromato di
potassio. Anche le sue soluzioni, a contatto di ferite aperte, possono produrre la
morte. Vanno trattati con precauzione anche il nitrato d'argento ed il solfato di
rame, benché queste sostanze siano meno pericolose di quelle di cui
s'è parlato qui sopra.
acido cloridrico in proporzioni varie. Si può preparare una soluzione di riserva concentrata, la quale
si conserva abbastanza bene. Questa può essere come segue : acido
cloridrico
Rinforzo al bicromato
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Acqua
|
cc
|
1000
|
Bicromato di potassio
|
g
|
100
|
Acido cloridrico concentrato
|
cc
|
70
|
Si tenga presente che 100 g di
bicromato per litro è il massimo della solubilità a 16 °C.
Qualora si avessero difficoltà nella preparazione, difficoltà che possono anche dipendere dal grado di durezza dell'acqua, conviene ridurre la concentrazione di
bicromato a 90 g/l e quella di acido cloridrico a 63.
Della soluzione di riserva si potranno adoperarne da 100 a 200 cc/l d'acqua per la soluzione d'uso. Il bagno di
bicromato produce lo sbianchimento completo del negativo. Dopo
ciò si effettua un accurato lavaggio e quindi si risviluppa in un bagno al metolo-idrochinone contenente una dose rilevante
di idrochinone e di alcali. Va bene, per esempio,
la soluzione seguente (Kodak D. 163
diluita 1 : 1):
Kodak D. 163 (diluizione 1:1)
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Metolo
|
g
|
1,25
|
Sodio solfito anidro
|
g
|
37,3
|
Idrochinone
|
g
|
8,5
|
Sodio carbonato anidro
|
g
|
32,5
|
Potassio bromuro
|
g
|
1,5
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
II risviluppo dovrà essere effettuato a luce diffusa, ma non sotto i raggi solari
diretti, i quali potrebbero provocare la solarizzazione del negativo. Dopo il risviluppo un breve schiarimento in bagno di fissaggio fresco e utile. Alla fine si lava
abbondantemente.
Rinforzo al
mercurio. Dopo lo sbianchimento nel bagno di mercurio l'immagine può
essere rinforzata con quattro sistemi diversi:
a) annerimento in una soluzione eli solfito di sodio; b) annerimento mediante risviluppo: c)
annerimento in una soluzione di ammoniaca; d) annerimento con cianuro di potassio.
Nel primo caso si ha un aumento del contrasto, ma non un'intensificazione del velo e delle densità
minime: il rinforzo agisce in modo gradualmente più efficace negli annerimenti via via più densi. Il risultato è molto regolare, ma poco pronunciato. Con l'annerimento mediante
risviluppo l'azione sulle densità minime è ancor più debole; il velo non subisce nessuna intensificazione. Nell'insieme l'aumento del contrasto è debole.
Mediante l'annerimento in una soluzione di ammoniaca il contrasto si rinforza notevolmente, ma anche in questo caso il velo e le tonalità più deboli non si modificano. I risultati
sono perfetti e regolari. Col trattamento al cianuro di potassio si hanno risultati pressoché uguali a quelli derivanti dall'ammoniaca. Non esiste dunque alcun motivo pratico per
usare questa sostanza cosi pericolosa. Il bagno di sbianchimento e composto nel seguente modo (formula Kodak IN. 1):
Rinforzo al mercurio
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Potassio bromuro
|
g
|
22,5
|
Mercurio bicloruro
|
g
|
22,5
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
oppure nel modo seguente:
|
unità
|
quantità
|
Mercurio bicloruro
|
g
|
20
|
Sodio cloruro (sale da cucina)
|
g
|
20
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
In luogo del bromuro di potassio o del cloruro di sodio si potrebbe usare in
ogni caso anche l'acido cloridrico nella dose di 3 cc/l. Allo sbianchimento deve seguire un accurato lavaggio equindi l'annerimento in uno dei predetti quattro modi,
cioè: a) solfito di sodio
anidro l00 g/l; trattamento di 5 minuti a 20°C: b) risviluppo nel bagno citato
a proposito del bicromato (Kodak D. 163 diluito 1 : 1) o in
qualsiasi altro bagno simile, per la durata di 5 minuti : c) ammoniaca in soluzione del 10% per la durata di 5
minuti; d) soluzione di
Monckhoven al cianuro di potassio composta come segue: ad una soluzione di nitrato d'argento
al 10% si aggiunge una soluzione di cianuro di potassio al 5% fino a quando il precipitato formatosi si
ridiscioglie. Anche in questa il trattamento del negativo richiede 5 minuti alla temperatura di 20°C Dopo l'annerimento si lava
e si fissa brevemente (il fissaggio non è indispensabile, ma rappresenta una precauzione utile).
Rinforzo al
rame. Lo sbianchimento avviene nella soluzione
seguente:
Rinforzo al rame
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
A) Rame solfato
|
g
|
23
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
100
|
B)
Potassio bromuro
|
g
|
23
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
100
|
Le due soluzioni vanno preparate separatamente e, se necessario, si riscaldano per favorire lo scioglimento. Dopo ciò si uniscono. Il
bagnorisultante è abbastanza stabile. Dopo lo sbianchimento si lava in acqua corrente, si sciacqua il negativo in acqua distillata, lo
si immerge per la durata di 5 minuti in una soluzione di nitrato d'argento al 10%,si effettua un nuovo lavaggio di 5 minuti, ed alla fine si annerisce nel bagno di sviluppo. Questo rinforzo agisce su tutte le densità del
negativo, dal velo fino alle densità massime. Perciò non produce un aumento del contrasto, ma un aumento della densità generale.
Rinforzo al piombo. Questo consente di ottenere l'aumento massimo del contrasto. L'azione è particolarmente forte
là dove già inizialmente esistono notevoli annerimenti ed è pressochè nulla dove inizialmente si hanno solo deboli tracce di immagine. E' dunque soprattutto adatto per il rinforzo di negativi al tratto nei quali devono
divenire molto opachi i neri, ma rimanere trasparenti le altre zone. Si usa il bagno di sbianchimento seguente, nel quale l'immagine d'argento si trasforma in ferrocianuro di piombo e in f'errocianuro d'argento:
Rinforzo al piombo
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Piombo nitrato
|
g
|
45
|
Potassio ferricianuro
|
g
|
68
|
Arido acetico glaciale
|
cc
|
20
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
Dopo il trattamento in questo bagno si fa seguire un'immersione di 2 minuti in una soluzione di acido
nitrico al 10% che ha lo scopo di allontanare i residui di sali di piombo che possono nuocere alla conservabilità dell'immagine; poi si lava il negativo per la
durata di 5 minuti e si annerisce in un bagno di solfurazione nel quale i ferrocianuri si convertono in solfuri più opachi. In sostituzione della solfurazione con
sodio solfuro (che ha l'inconveniente dello sgradevolissimo odore di uova marce) si può adottare con uguali risultati
l'annerimento mediante solfurea nel bagno seguente:
Rinforzo al piombo
solfurazione
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Solfurea (tiourea, tiocarbamide)
|
g
|
10
|
Potassio idrato (potassa caustica)
|
g
|
100
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
ioduro di mercurio (che è fortemente tossico) :
Rinforzo al ioduro di mercurio
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Mercurio ioduro
|
g
|
10
|
Sodio solfito anidro
|
g
|
100
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
L'annerimento si effettua in un bagno di sviluppo.
Rinforzo fisico.
In questo caso l' immagine non si forza opacizzandola, ma aggiungendovi dell'altro
argento che si deposita accanto a quello già esistente. Si usa la soluzione seguente che richiede molta cura nella preparazione. Si tratta di uno dei pochissimi casi in cui in
fotografia è indispensabile usare acqua distillata. Occorrono quattro
soluzioni separate:
Rinforzo fisico
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
A) Argento nitrato
|
g
|
6 in 100 cc di acqua distillata
|
B) Sodio solfito
anidro
|
g
|
7 in 100 cc di acqua distillata
|
C) Sodio iposolfito crist.
|
g
|
10,5 in 100 cc di acqua distillata
|
D) Sodio solfito anidro
|
g
|
1,5
|
Metolo
|
g
|
2,4
|
Acqua distillata
|
cc
|
300
|
Nella soluzione A) si versa lentamente la soluzione B) agitando continuamente e
cercando di mantenerla costantemente limpida; quindi si aggiunge la soluzione C) (sempre adagio e sempre agitando) e quando il liquido è interamente
schiarito si aggiunge la soluzione D). Il bagno non conserva la sua efficacia che per una durata di circa
25 minuti; il trattamento richiede 10 minuti e quindi e indispensabile immergervi il negativo subito dopo la preparazione. La temperatura dev'essere di 20°C . Poi si lava e si fissa in bagno fresco contenente 300 g di ipo per litro. Il lavaggio finale dev'essere accurato ed abbondante. La
grana si conserva abbastanza fine ed il contrasto aumenta d'un valore circa pari ad una gradazione di carta.
Rinforzo all'idrochinone. Si tratta della formula Kodak IN. 6 composta nel modo seguente (e indispensabile
usare acqua distillata) :
Rinforzo all'idrochinone
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
A) Acido solforico concentrato
|
cc
|
300
|
Potassio bicromato
|
g
|
22,5
|
Acqua distillata q. b. per
|
cc
|
1000
|
B) Sodio bisolfito
|
g
|
3,8
|
Idrochinone
|
g
|
15
|
Acqua distillala q. b. per
|
cc
|
1000
|
C) Sodio iposolfito cristalli
|
g
|
22,5
|
Acqua distillata q. b. per
|
cc
|
1000
|
Le soluzioni separate sono ben conservabili ; la soluzione d'uso non è stabile e viene preparata
nel modo seguente:
soluzione A) - 1 parte - soluzione B) - 2 parti - soluzione C) - 2 parti - ancora soluzione A) - 1
parte.
L'unione delle soluzioni va fatta nell'ordine indicato. Durante tutta la preparazione occorre agitazione continua dei liquidi. Il
trattamento del negativo richiede la durata di 10 minuti a 20°C. L'uso di questo trattamento e delicato e conviene in ogni caso effettuare delle prove su negativi di scarto prima
di applicarlo a negativi di qualche valore. Gli inconvenienti, massimamente dovuti ad impurità, sono frequenti. Dopo il trattamento si fissa e si lava.
Rinforzo fisico
al pirogallolo.
Avviene direttamente nel bagno seguente:
Rinforzo fisico al pirogallolo
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
A) Acqua
distillata
|
cc
|
100
|
Argento nitrato
|
g
|
5
|
B) Acqua
distillata
|
cc
|
100
|
Pirogallolo
|
g
|
3
|
Acido citrico
|
g
|
5
|
Dopo la preparazione si versano entrambe queste soluzioni in 800 cc di acqua distillata così da ottenere un volume totale di 1litro. I
negativi vengono trattati fino al raggiungimento dei risultati desiderati. Anche in questo caso la grana non aumenta molto.
RINFORZO
(formule delle fabbriche) Agfa. Rinforzo al
mercurio:
Rinforzo al mercurio Agfa
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
A) Cloruro di mercurio
|
g
|
2
|
Acqua
|
cc
|
100
|
In questa soluzione si trattano i negativi per la durata necessaria
alla completa eliminazione dell'immagine: dopo un accurato lavaggio si anneriscono in :
Rinforzo al mercurio Agfa (annerimento)
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
B) Soluzione
d'ammoniaca al 25%
|
cc
|
10
|
Acqua
|
cc
|
100
|
L'annerimento può essere realizzato anche in una soluzione di solfito di sodio al 5%
oppure in un comune bagno di sviluppo al metolo-idrochinone.
Ferrania. Rinforzo al mercurio:
Rinforzo al mercurio Ferrania
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Mercurio bicloruro
|
g
|
20
|
Sodio cloruro (sale da
cucina)
|
g
|
50
|
Acido cloridrico concentrato
|
cc
|
5
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
Dopo il trattamento si lava e quindi si annerisce in: acido
cloridrico
Rinforzo al mercurio Ferrania (annerimento)
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Ammoniaca concentrata
|
cc
|
30
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
Oppure in:
|
Sodio solfito anidro
|
g
|
100
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
acido cloridrico
Rinforzo al mercurio Gevaert
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Acqua
|
cc
|
100
|
Mercurio bicloruro
|
g
|
2
|
Acido cloridrico concentrato
|
gocce
|
6-8
|
Potassio bromuro
|
g
|
2
|
Si consiglia di sciogliere il sublimato (
bicloruro di mercurio) in acqua calda; si lascia raffreddare agitando prima di aggiungere le altre
sostanze; alla fine la soluzione e ben conservabile. Il rinforzo sarà tanto più efficace quanto più radicalmente si sbianchisce il negativo in questo bagno. Dello sbianchimento completo ci si rende conto quando anche sul dorso il negativo appare bianco attraverso il vetro o la pellicola.
Volendo rinforzare solo le ombre conviene immergere nel bagno il negativo asciutto e lasciar sbianchire solo le ombre (pratica utile con negativi sottoesposti).
Successivamente si lava per la durata di 10 minuti in acqua corrente e si eliminano gli eventuali depositi alla superficie
mediante un batuffolo di ovatta. L'annerimento si fa in:
Rinforzo al mercurio
Gevaert (annerimento)
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Acqua
|
cc
|
1000
|
Ammoniaca concentrata
(d=0,91)
|
cc
|
25
|
Alla fine si lava nuovamente per 10 minuti. Si raggiunge però una conservabilità migliore dei negativi annerendo in una soluzione di
solfito di sodio al 10% oppure in un bagno di sviluppo normale. Durante l'estate o
in climi a temperatura elevata esiste il rischio di reticolazione della gelatina a causa del passaggio tra il bagno e l'acqua troppo fredda: la reticolazione può verificarsi anche a causa d'un eccessivo prolungamento del bagno di rinforzo. Questi danni si prevengono indurendo preliminarmente i negativi in una soluzione di formalina a 50 cc/l per la durata di 10-20
minuti.
Rinforzo all'uranio:
Rinforzo all'uranio
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
A) Acqua
distillata
|
cc
|
100
|
Nitrato d'uranio
|
g
|
1
|
B) Acqua
distillata
|
cc
|
100
|
Ferncianuro di potassio
|
g
|
1
|
II nitrato d'uranio è velenoso. Poco tempo prima dell'uso si mescolano 5 parti di A) con
5 parti di B) agitando costantemente la soluzione e poi si aggiunge 1 parte di acido acetico glaciale oppure 3 parti di
acido acetico ordinario.
In questo bagno il negativo assume una colorazione bruna: il rinforzo sarà tanto più intenso quanto più intensa sarà questa colorazione, e quanto più tenderà verso
il rosso. Segue un lavaggio che deve durare fin quando il colore giallo svanisce dalle parti chiare dell'immagine, ma è utile che tale lavaggio non sia troppo
lungo. Se il rinforzo e stato troppo intenso si può
schiarirlo aggiungendo all'acqua di lavaggio qualche goccia di ammoniaca o di soluzione
di carbonato di sodio.
Ilford. Rinforzo al mercurio:
Rinforzo al mercurio Ilford
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Bicloruro di mercurio
|
g
|
25
|
Cloruro d'ammonio
|
g
|
25
|
Acqua q.b. per
|
cc
|
1000
|
Dopo il completo sbianchimento dell'immagine in questa soluzione si procede all'annerimento in solfito di sodio al 10% oppure in
ammoniaca all'1%), oppure in un bagno di sviluppo normale al metolo-idrochinone o fenidone-idrochinone.
Rinforzo al
ioduro di mercurio:
Rinforzo al ioduro di mercurio
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Solfito di sodio anidro
|
g
|
100
|
Ioduro di mercurio
|
g
|
10
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
Dopo il rinforzo si lava il negativo e quindi lo si annerisce in un bagno di sviluppo al fenidone-idrochinone o al metolo-idrochinone.
acido
cloridrico
Rinforzo al bicromato
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
A) Bicromato di potassio
|
g
|
100
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
B)Soluzione di bicromato
predetta
|
cc
|
100
|
Acido cloridrico concentrato
|
cc
|
2,5
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
C) Soluzione di
bicromato predetta
|
cc
|
100
|
Acido cloridrico concentrato
|
cc
|
12,5
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
La soluzione C) essendo
più acida di B) da un rinforzo più intenso. La soluzione di riserva A) si conserva, ma non le altre due. Dopo lo
sbianchimento in B) o in C) si lava fino all'eliminazione della colorazione gialla e quindi si risviluppa alla luce del
giorno in un bagno di sviluppo comune al fenidone-idrochinone e al metolo-idrochinone.
Rinforzo
di Monckhoven:
Rinforzo di Monckhoven
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Bicloruro di mercurio
|
g
|
25
|
Bromuro di potassio
|
g
|
25
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
Dopo lo sbianchimento in questa soluzione si lava per la durata di 20 minuti e quindi si annerisce in:
Rinforzo di Monckhoven (annerimento)
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Cianuro di
potassio
|
g
|
14
|
Nitrato d'argento
|
g
|
22
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
I due componenti di questa soluzione vanno sciolti separatamente; si mescolano poi agitando continuamente. Il precipitato formatosi si filtra dopo aver lasciato a riposo la soluzione per breve tempo. Se dopo il rinforzo il negativo appare troppo denso lo
si può schiarire in una soluzione di iposolfito al 5%. Il cloruro di mercurio è velenoso;
il cianuro di potassio è un veleno potentissimo.
Rinforzo all'uranio:
Rinforzo all'uranio
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
A) Nitrato d'uranio
|
g
|
25
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
B) Potassio ferricianuro
|
g
|
25
|
Acqua q. b. per
|
cc
|
1000
|
Per l'uso si prendono 4 parti di A) + 4 parti di B) + 1 parte di
acido acetico glaciale. Dopo il rinforzo si allontana il velo giallo mediante lavaggio in
acqua corrente seguito da una breve sciacquatura in acqua acidulata mediante acido acetico. Alla fine si lava accuratamente. Un eventuale rinforzo in eccesso può essere schiarito
mediante un bagno di carbonato di sodio. Il rinforzo prodotto con questo bagno non e molto stabile.
Kodak. Rinforzo al mercurio:
Rinforzo al mercurio Kodak
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Acqua
|
cc
|
1000
|
Bromuro di potassio
|
g
|
22
|
Cloruro di mercurio
|
g
|
22
|
Sciogliere separatamente le due sostanze e
poi unirle. Lavare il negativo dopo lo sbianchimento ed annerire in: A) un bagno di sviluppo comune
B) una soluzione di solfito di sodio al
10% C) una soluzione di ammoniaca al
10% D) soluzione di Monckhoven al
cianuro di potassio (o di sodio) con 15g/l e nitrato d'argento 22 g/l preparata nel modo già indicato.
acido
cloridrico
Rinforzo al bicromato
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
Acqua
|
cc
|
1000
|
Bicromato di potassio
|
g
|
90
|
Acido cloridrico concentrato
|
cc
|
65
|
Questo bagno si usa diluito 1 : 10; prima del trattamento conviene
indurire i negativi nel bagno Kodak SH-1 : poi si lavano fino ad eliminazione completa della colorazione gialla e si risviluppano in un bagno comune al metolo-idrochinone
(es. Kodak D-72 diluito 1 : 2). Dopo il
trattamento si fissa in bagno fresco acido e si passa al lavaggio finale.
|
|
Rinorzo intenso in bagno unico:
|
Vedere Rinforzo all'Idrochinone
|
Rinforzo all'uranio
:
Rinforzo all'uranio
|
|
|
Prodotto chimico
|
unità
|
quantità
|
A) Nitrato d'uranio
|
g
|
20
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Acido acetico glaciale
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cc
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10
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Acqua q. b. per
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cc
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500
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B) Ferricianuro di potassio
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g
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20
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Acqua q. b. per
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cc
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500
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Per l'uso si mescola 1 parte di A); con 1 parte
di B) e 6 parti d'acqua. Si prosegue il trattamento finchè
l'immagine diviene rossa (da 6 a 15 minuti). Il successivo lavaggio non deve durare più di 10 minuti, perchè l'immagine colorata è debolmente solubile in acqua e nelle soluzioni
alcaline.
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