La grande famiglia dei colori d'anilina si suddivide nei due gruppi nettamente distinti di coloranti acidi e di coloranti basici. I coloranti acidi sono sali con radicale acido
combinato con una base minerale, che può essere un sale di sodio, di potassio, d'ammonio, di calcio, ecc. e non sono solubili in alcool. I coloranti basici hanno una base essa stessa dotata di potere tintoriale che generalmente è insolubile in acqua e sono combinati ad un acido minerale, come cloruri e solfati, o ad un acido organico, come acetati e ossalati. I coloranti basici
sono solubili nell'alcool e non vengono trattenuti dalla gelatina. Immergendo una
carta da filtro o una carta assorbente con uno degli angoli estremi in una soluzione diluita d'un colorante basico si vedrà l'acqua, salire più rapidamente del colore formando
un alone di umidità incolore: il colore stesso è trattenuto dalle fibre della carta nelle zone adiacenti all'immersione; la stessa prova eseguita con un colorante acido forma
una macchia colorata che si propaga fino agli estremi limiti.
Il miscuglio di un colorante acido con un colorante basico da origine ad un precipitato che forma una lacca insolubile. Mescolando invece fra loro
coloranti acidi oppure coloranti basici si possono ottenere tutte le tinte intermedie che si desiderano. La soluzione d'un colorante si facilita inumidendolo
preliminarmente con un po' di alcool o di acido acetico e perciò nelle applicazioni fotografiche, piccoli quantitativi di queste due sostanze vengono aggiunti alle soluzioni che devono contenere i
coloranti. Quando in una soluzione vi si trovano mescolati due coloranti distinti spesso la loro penetrazione nella gelatina non procede con velocita uguali, per cui possono
insorgere zone con tonalità diverse; può anche avvenire che i due coloranti non abbiano uguale stabilità verso la luce e verso l'influenza dell'azione atmosferica.
In qualche caso le mescolanze possono essere riconosciute eseguendo una prova di immersione con carta assorbente dove si potrà veder salire più
rapidamente un colorante rispetto ad un altro. Per questa stessa prova basta versare una goccia del colorante in esame in mezzo al foglio. Le acque dure, cioè le acque
contenenti dosi rilevanti di sali minerali, possono modificare e rendere difficile la penetrazione dei coloranti nella gelatina ed ostacolare il loro deposito
sui mordenti (vedasi: Viraggi per mordenzatura). Per i bagni di colorazione conviene perciò usare acqua demineralizzata o acqua distillata.
Il dosaggio estremamente piccolo necessario con i coloranti si fa preparando una soluzione di 1 l contenente il colorante con un peso in grammi
facilmente misurabile con precisione ; di tale soluzione di riserva si misurano poi in centimetri cubi i quantitativi necessari per ottenere la dose esatta. Per tale via si
possono eseguire anche dosaggi piccolissimi. Se in 1 l si scioglie 1 g di colorante, per ogni 10 cc della soluzione si avranno 0,01 g; se ora questi 10 cc si diluiscono fino
ad 1 l con altra acqua, prendendo dalla soluzione diluita nuovamente 10 cc si avranno 0,0001 g. In questo modo si può
proseguire anche per più di due volte. Una precisione ancor maggiore si raggiunge se da ogni litro si prelevano per la successiva diluzione 100 cc. In ogni caso, per queste applicazioni è indispensabile operare con acqua distillata. Alla soluzione concentrata di riserva, quando è necessario conservarla per lungo
tempo, si aggiungono da 2 a 5 cc di formalina per prevenire la formazione di muffe. Mediante acido acetico si può impedire che i coloranti basici vengano trattenuti dalla gelatina trasparente; quando nei trattamenti di
intonazione si verificano veli colorati nelle zone che dovrebbero restare perfettamente bianche, l'uso dell' acido
acetico elimina l'inconveniente. La tintura delle zone bianche deriva da colorante
assorbito dalla gelatina e non da colorante semplicemente aderente: il velo sarà dunque tanto minore quanto più la soluzione del colorante e diluita. Nel caso
di mordenzature occorre
tenere conto che il colorante diluito aderisce più lentamente al mordente e quindi l'intensità necessaria si raggiunge solo prolungando notevolmente
l'immersione. In caso di necessità la soluzione può essere arricchita successivamente di altro colorante, e ciò allo scopo di ripristinare
l'efficienze di un bagno esaurito. Il colorante assorbito dalla gelatina può essere qualche volta distrutto mediante un bagno di Bisolfito di sodio molto diluito; questo non intacca il colorante aderente al mordente. I.a stessa
azione può essere ottenuta mediante acido cloridrico e
mediante ipoclorito di sodio (candeggina), in ogni caso in soluzioni molto diluite e con
l'aggiunta di un volume d'alcool uguale al volume della sostanza impiegata prima della diluzione. A causa della reazione variabile da un tipo di colorante all'altro è prudente
eseguire preliminarmente delle prove.
In nessun caso la gelatina delle carte o delle diapositive destinate ad essere intonate mediante un colorante può essere stata indurita.
I coloranti per mordenzatura appartengono al gruppo basico: risultano adeguati i seguenti:
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Colrazione richiesta
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Colorante adatto
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Gruppo chimico
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bruno caldo
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crisoidina
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azoico
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rosso
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rodamina
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derivati ftaleina
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sufranina
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azina
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.
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fucsina
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trifenilmetano
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arancione
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arancione d'acridina
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acridina
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giallo
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fosfina
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acridina
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.
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auramina
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trifenilmetano
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.
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tioflavina
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tiobenzenilici
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verde
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verde malachite
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trifenilmetano
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blu-verde
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verde metilene
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tiazina
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blu
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blu metilene
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tiazina
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.
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blu Capri
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azina
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.
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blu Vittoria
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trifenilmetano
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violetto
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violetto di metile
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trifenilmetano
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.
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violetto cristalli
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trfenilmetano
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Fra questi la fucsina ed il verde malachite si prestano particolarmente bene per la stampa di anaglifi e per le applicazioni della bicromia (stampa policroma a due
colori). La rodamina, l'auramina, la tioflavina ed il blu Capri si adattano bene per la tricromia. Per la tintura generale della gelatina, e quindi
per l'intonazione del fondo, si usano coloranti acidi, e fra questi si prestano i seguenti:
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Colorazione
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Colorante
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Dose
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Cruppo chimico
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blu notte
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blu puro
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0,5%
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poliazoico
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giallo
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tatrazina
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0,5%
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idrazoico
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ambra
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cocceina arancio
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0,2 - 0,7%
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poliazoico
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rosso fiamma
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ponceau
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2,0%
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azoico
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verde
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verde zolfo
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0,4%
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trifenilmetano
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verde luminoso
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verde naftolo
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0,5%
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nitro
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rosa
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amaranto
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0,2%
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azoico
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violetto
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violetto acido
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0,1%
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trifenilmetano
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Vedere anche: Viraggi per mordenzatura
Riferimento: Fotoricettario formule procedimenti tecniche Oscar F. Ghedina - HOEPLI
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