L'articolo riportato e di piena proprietà di :
d.r.fotografia b&w photography by moreno bacciotti
Schede tecniche dei rivelatori Esiste in commercio un numero spropositato di rivelatori per il B&N. Senza ombra di dubbio si tratta di un'artificiosa espansione del mercato, che si è concretizzata in una eccessiva diversificazione dei prodotti senza che ne sia possibile una distribuzione sufficientemente capillare, Così, in certe città sono disponibili decine e decine di trattamenti che giacciono invenduti dato che risultano sconosciuti anche all'utente smaliziato. Al di fuori dei grandi centri, invece, si ignora addirittura l'esistenza della maggior parte di tali prodotti, e la distribuzione è affidata al caso, alle simpatie personali dei rivenditori ed all'abilità dialettica dei rappresentanti. E' cosa conveniente per l'amatore ed il professionista operare una scelta oculata in favore di tre, al massimo quattro rivelatori, così da acquisire familiarità con gli stessi. Come già accennato, il trattamento standard delle pellicole per il bianco e nero avviene a 20 °C. Tutti i tempi di sviluppo riportati nelle tabelle, ovunque, si intendono riferiti alla temperatura di trattamento di venti gradi centigradi, e ad una agitazione standard di 10 secondi ogni minuto, dopo 30 secondi di agitazione continua in inizio di trattamento.
Legenda: C=contrasto, S=sfruttamento della sensibilità, G=granularità, A=acutanza. |
ACULUX FX-24
Classe: rivelatore concentrato (dilui zione media 1 +9) di medie caratteri stiche in generale, con grana molto fine, in modo abbastanza inconsueto per essere un rivelatore liquido e non in
polvere.
Conservabilità: come tutti i suoi "colleghi", ottima resistenza se con servato in boccette nuove, buona (sui tre-quattro mesi) se la confezione ori ginale è aperta, e pessima se portato a
diluizione d'uso.
pH: 9,93; alcalinità media, adatta ad un rivelatore di discreta capacità compensatrice e, soprattutto, atta ad ottenere una buona struttura granu lare.
Contrasto: normale, non molto viva ce. Non risulta conveniente la dilui zione in misura superiore a quella convenzionale di 1+9.
Sfruttamento sensibilità: nominale. Con HP5 e TRI-X, possibile incremen to di due DIN.
Granularità: molto buona, data la confezione sotto forma di liquido concentrato; si rammenti come sia cosa assai più facile ottenere una buona finezza di grana partendo da una formula in
polvere o a concentrazione d'uso, dato che la soluzione concentrata da diluire al momento dell'impiego pone serie limitazioni al l'uso delle sostanze solventi. Grana, dunque, fine, anche se non
estrema mente secca.
Acutanza: discreta.
Abbinamenti: HP5, Tri-x, Plus-x. Per la grana Agfapan 100
Dil. |
Agfapan 25 |
Pan F |
Panatomic-x |
1 +9 |
6,30 |
5,30 |
7,00 |
Agfapan 100 |
FP4 |
Plus-x |
|
1 +9 |
9,30 |
6,30 |
7,30 |
Agfapan 400 |
HP5 |
Tri-x |
|
1 +9 |
1 1,00 |
9,00 |
9,00
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ACUSPECIAL FX-21
Classe: rivelatore compensatore par ticolarmente efficace con emulsioni anche di
bassissima sensibilità, è caratterizzato da una acutanza molto interessante unita ad un basso contrasto.E' venduto in liquido concentrato per alta diluizione (dil. media: 1 +29); deve le sue
caratteri stiche allo spiccatissimo comportamento di rivelatore di superficie.
Conservabilità: buona nella confe zione originale (un anno),
discreta una volta aperta la boccetta (4 mesi), pessima a diluizione d'uso (24 ore).
pH: 10,19; piuttosto elevato per il tipo di
rivelatore, è necessario per compensare la scarsa attività delle sostanze riducenti utilizzate (si rammenti come l'attività sia espressione della rapidità con la quale il rivelatore riesce a
produrre densità utilizzabili fotograficamente).
Contrasto: medio basso, con tortis simo potere compensatore. Non usa re con pellicole
di alta sensibilità: l'azione di superficie non può sfrutta re gli strati profondi dell'emulsione, che su di una pellicola di alta rapidità sono particolarmente
importanti.
Sfruttamento sensibilità: nominale, con possibilità di "forzare" il tratta mento
efficacemente.
Granularità: buona. Non è possibile pretendere l'eccezionaiità delle pre stazioni di finegranulanza che, tutta via,
sarebbero perfettamente inutili dato il preferenziale abbinamento con emulsioni di bassa sensibilità e strut tura granulare molto
fine.
Acutanza: molto buona.
Abbinamenti: Panatamic-x, Pan-F, Agfa Copex, Recordak
Microfilm.
Dil. |
Agfapan 25 |
Pan F |
Panatomic-x |
1 +29 |
16,00 |
12,00 |
12,00 |
Agfapan 100 |
FP4 |
Plus-x |
|
1+29 |
20,00 NC |
15,00 |
13,30 |
Agfapan 400 |
HP5 |
Tri-x |
|
1+19 |
18.00NC |
15,00 |
15,00
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ACUSPEED FX-20
Classe: rivelatore concentrato di ele vata energia, nato appositamente per sfruttare a fondo la sensibilità delle pellicole o addirittura per trattamenti forzati. Ricco di Phenidon e
allegramente alcalinizzato, la qualità dell'immagine è molto buona in rapporto alla sensibilità raggiunta, ma non entusiasmante in assoluto, in particolar modo per dimensioni della grana e
contrasto generale piuttosto elevato. Ha poco senso usarlo per trattamenti a sensi bilità nominale o con pellicole di bassa sensibilità, che non permettono significativi incrementi dell'indice di
esposizione, pur risentendo anch'es se degli effetti "dannosi" di un trat tamento energico. Per completezza, ad ogni modo, indichiamo tutti i tem pi di trattamento.
Conservabilità: buona (oltre un anno) in confezioni nuove, discreta (2 mesi) in confezione già iniziata, sufficiente in diluizione. Va notato che anche il rivelatore scaduto con serva una
certa capacità di riduzione, cosicché forti sottosviluppi non in corrono nemmeno usando rivelatore molto vecchio. In questo caso i tempi di conservabilità indicati si riferiscono al periodo utile
entro il quale non c'è da temere alcun calo di attività o di energia.
pH: 10,32 a diluizione 1 +7; vivace alcalinizzazione, irrinunciabile volendo sfruttare al massimo la sensibilità delle pellicole.
Contrasto: vivace. In particolar modo con i trattamenti volti ad incrementare la sensiblità (e quindi, nel normale campo di impiego dell'Acuspeed).
Sfruttamento sensibilità: ottimo; con la Tri-x si ha un incremento effettivo di uno stop e mezzo, con I'HP5 impercettibilmente meno (4 DIN), con la Agfapan 400 si sale di un solo stop. La
"tirabilità", ad ogni modo, consente di impostare agevolmente un Indice di Esposizione di 1600 e 3200 con tutte le pellicole da 400 ASA.
Granularità: discreta.
Acutanza: buona, un rapporto allo sfruttamento della sensibilità.
Abbinamenti: le tre da quattrocento ASA con particolar riguardo all'Agfa quando interessi la grana fine, alla llford quando si intenda privilegiare l'acutanza ed alla Kodak quando interessi
acutanza e contrasto non ecessivo.
Pellicola Kodak Recording:- I.E. 3200 12,00 1+7-I.E. 6400 15,00- 1+7 I.E. 12800 18,00 1 +5 NC
Dil. |
Agfapan 25 |
Pan F |
Panatomic-x |
1+10 |
6,30 NC |
6,30 NC |
6,30 NC |
Agfapan 100 |
FP4 |
Plus-x |
|
1 +7 |
8,00 NC |
7.00 NC |
7,00 NC |
Agfapan 400 |
HP5 |
Tri-x |
|
1 +7 |
9,00 |
7,00 |
7,00 |
1 +7, I.E. 800 |
11,00 |
8,00 |
8,00 |
1 +7, I.E. 1600 |
13,00 |
10,00 |
10,00 |
1 +7, I.E. 3200 |
16,00 |
15,00 |
15,00
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ACUTOL FX-14
Classe: rivelatore
liquido concentra to, è divenuto giustamente famoso ed è forse la formula più diffusa di quelle inventate da Geoffrey Craw ley, un tecnico di fama che, fra le altre cose, ha ideato la
composizione dei rivelatori commercializzati dalla Paterson con nomi tutti inizianti per "Acu-". Potrebbe essere visto come rivelato re universale, ma non lo è nel vero senso della parola. Gli
sviluppi "per tutti gli usi", infatti, presentano ca ratteristiche buone o medie sotto ogni aspetto, senza privilegiare nulla. L'Acutol è un rivelatore utilizzabile uni versalmente, ma ha
peculiarità ben definite. Compensatore, sufficiente mente energico, di grana fine. Chec ché se ne dica o se ne intenda dire, l'acutanza è buona con diverse pelli cole, ottima con qualcuna e
discreta con tutte le altre.
Conservabilità: molto buona in con fezioni nuove, discreta (3 mesi) in confezione già iniziata e pessima a diluizione
d'uso.
pH: 9,69 a
diluizione 1+10. Una giusta media, non elevabile pena l'accrescimento della grana.
Contrasto: normale,
ma con forte tendenza compensatrice. Non è con veniente aumentare la diluizione oltre alla consueta proporzione di 1 + 10.
Sfruttamento sensibilità: buono; oltre alla posa nominale si può "spremere" ancora mezzo stop effettivo prolungandoanche solo del 15% i tempi di
trattamento. E' possibile for zare ulteriormente (non oltre uno stop) senza deteriorare molto la qua lità dell'immagine.
Granularità: molto
fine. Evitare dilui zioni eccessive.
Acutanza: tendenzialmente
molto buona; tuttavia, l'elemento che prinipalmente contraddistingue l'Acutol è la sua capacità compensatrice unita ad una discreta energia, e non tanto per l'acutanza. Ad ogni modo l'Acutol è un
rivelatore sul tipo delle formule di Beutler, e manifesta sempre — quando più quando meno — un dis creto effetto di adiacenza.
Abbinamenti: ottimo universale
con I'HP5 e la Tri-x, curando di mantene re l'agitazione un po' più vispa del dovuto (raddoppiare la frequenza normale). Discreto con la FP4. Com pensatore per antonomasia con Ag fapan
100.
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ATOMAL
Classe: rivelatore in
polvere di inte ressanti caratteristiche; pur essendo definito dalla Casa come rivelatore per "grana ultrafine" non è uno sviluppo solvente come possono esserlo Perceptol e Microdol, e dunque non
presenta i limiti propri di quelle formule. E' venduto in confezioni da un litro, non lo si reperisce molto facil mente.
Conservabilità: a
soluzione avvenuta, la resistenza è molto buona a dispetto della colorazione molto scura che il liquido assume. Otto mesi diluizione d'uso in recipienti chiusi.
pH: 9,66;
alcalinità media.
Contrasto: vivace con buona modulazione dei grigi.
Sfruttamento sensibilità: ottimo in rapporto alle restanti caratteristiche. E' possibile
tarare l'esposimetro per un paio di DIN in più rispetto alla sensibilità nominale della pellicola usata. Tale incremento di sensibilità non va considerato per le pellicole di scarsa rapidità
(Agfapan 25, Pan F, Panatomic x).
Granularità: molto
buona; è paragonabile a quella propria del D-76, con uno sfruttamento della sensibilità migliore.
Acutanza: molto buona,
più che altro se considerata in funzione della grana e della sensibilità ottenute. Buona, in assoluto.
Abbinamenti: FP4, Tri-x (per sensi bilità),
Agfapan 100.
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DX-16
Classe: rivelatore particolare conceito appositamente per incrementare le dimensioni della grana. Si tratta di una formula al metolo-glicina
in quanità minime, assai fortemente alcali nizzati con carbonato ed in assenza di sostanza solvente e conservante. La grana risulta molto vistosa, ma estremamente secca; molto spiccato anche
l'effetto di adiacenza, per cui l'impatto visivo dell'immagine è decisamente gradevole. E' confezionato in bustine separate per fare 500 cc di rivelatore pronto
all'uso.
Conservabilità: pessima; una volta disciolte le polveri, occorre usare il liquido entro un'ora. L'ossidazione assai rapida è dovuta alla
completa assenza di solfito.
pH: 11,29; l'alta concentrazione di carbonato innalza l'alcalinità per con ferire bastevole energia al poco
rive latore disponibile.
Contrasto: elevato,
assai poco com pensatore. Sfruttamento sensibilità: buono: occorre sottoesporre il film di mezzo stop.
Granularità: grana
elefantiaca e molto secca.
Acutanza: la
risolvenza è molto bas sa per via della grana grossa e dell'azione in profondità del rivelatore, ma è rilevabile uno spiccato effetto dei bordi che aumenta la sensazione di
nitidezza.
Abbinamenti: HP5, Tri-x e
Recording.
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EMOFIN
Classe: l'Emofin è un ottimo
rivelatore, estremamente versatile e consigliabile per parecchie emulsioni. Quasi a farlo apposta, tuttavia, vede contrapposte a queste sue qualità numerose difficoltà. Prima fra tutte il fatto
che — al momento di scrivere tali pagine — l'Emofin non è più regolar mente importato in Italia, e dunque occorre procurarselo in Svizzera o, comunque, oltre
confine. In secondo luogo, si tratta di un rivelatore relativamente caro. Infine, è una formula in due bagni, che richiede cioè due passaggi per lo sviluppo — anziché uno come di consueto — oltre
ai soliti arresto, fissaggio e lavaggio. La qualità dell'immagine ottenuta si deve proprio a questo sistema di sviluppo, in auge fino ad una manciata di anni fa, ed ora caduto quasi in disuso,
nonostante la sua indubbia efficacia. Si tratta, semplicemente, di separare la sostanza riducente da quella alcalinizzante; nel primo bagno l'annerimento inizia ad avere luogo, manifestandosi su
tutta l'immagine ma senza raggiungere la densità sufficiente alla stampa; trasferendo la pellicola ancora intrisa di tale liquido nel secondo bagno, fortemente alca linizzato, si ha un'impennata
nel pro gredire della densità, ma senza che le caratteristiche qualitative decadano cosi come sarebbe avvenuto unendo rivelatore ed alcalinizzante. L'Emofin è confezionato in modo da preparare
due dosi da 350 cc, sciogliendo delle polveri.
Conservabilità: molto buona,
grazie appunto alla separazione della sostanza alcalinizzante, in gran parte responsabile — negli altri casi — della rapida ossidazione del bagno di svi luppo.
pH: 7,76 (primo bagno); 10,92 (se condo bagno); la misurazione dei vaori di pH è la chiara conferma del tipo di tecnica adottata
dall'Emofin. Il primo liquido contiene sostanza ridu cente, conservante, antivelo e bassissima quantità di debole alcali; il secondo bagno è solamente liquido fortemente basico per dare la
"spinta" all'azione del rivelatore.
Contrasto: normale-brillante, ma con ottimo effetto compensatore. Un biomio raggiungibile solo con la tecnia dello sviluppo in due
bagni.
Sfruttamento sensibilità: ottimo; un
diaframma di incremento è cosa normale per le pellicole di alta sensibilità, due DIN sono concessi anche a quelle di media e bassa sensibilità. Forzando il trattamento si possono rendere
stampabili negativi sottoesposti di tre stop.
Granularità: piccola e ben disegna ta, la grana dell'Emofin non è finissima in assoluto ma è particolarmente interessante in rapporto
al guadagno effettivo di sensibilità che si raggiunge.
Acutanza: ottima, con pronunciato effetto adiacenza ed elevato microontrasto.
Abbinamenti: molto bene con tutte le emulsioni. Ottimo con Tri-x. Acu tanza eccellente con HP5, rapporto sensibilità/granularità ottimale
con Agfa 400.
Tempi di trattamento: il trattameno è ovviamente sdoppiato; una prima
metà nel rivelatore e la seconda parte nell'alcali.
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FINISSIMO ST 34
Classe: rivelatore moderatamente solvente con spiccata azione compensatrice, il Finissimo è venduto in confezioni di liquido pronto all'uso.
Abbinando all'azione solvente una moderata quantità di Phenidon evita di dover sovraesporre la pellicola, a tutto vantaggio della nitidezza. Conservabilità: ottima. Oltre i 20 mesi in recipienti
sigillati.
pH: 7,83; (corrisponde a quello di
chiarato di 7,80). Ovviamente, un finegranulante non si può permettere alcalinizzazione elevata.
Contrasto: medio-basso, con forte effetto compensatore. Attenzione alla compensazione eccessiva, in caso di soggetti illuminati in modo molto uni forme.
Sfruttamento
sensibilità: nominale; il che, per un finegranulante solvente, è già
molto. Si può "spremere" qualcosa di più, ma non risulta conveniente, in quanto si comprometto no gli altri parametri che rendono lo ST-34 interessante.
Granularità: estremamente fine, pur se non molto ben disegnata. Ad ogni modo, se ben abbinato e ben utilizza to la grana diviene praticamente
non avvertibile e, dunque, ha poco senso considerarne il "disegno".
Acutanza: discreta.
Abbinamenti:
Agfapan 25 per la grana, Panatomic-x per l'acutanza.
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FINO S31
Classe: rivelatore universale, per nulla costoso, di caratteristiche media mente interessanti; merita una menione particolare la capacità di com pensazione
mantenuta a ottimi livelli senza sacrificare il contrasto generale, sufficientemente vispo. Classica formula tipo MQ (metolo-idrochinone).
Conservabilità: ottima. Oltre un anno e
mezzo in recipienti sigillati.
pH: 9,26; (dichiarato dalla Casa 9,10). In medio stat virtus.
Contrasto:
contrasto piuttosto vivace (attenzione ai sovrasviluppi!) ma con buona capacità di
compensazione.
Sfruttamento sensibilità: buono, intorno alla nominale. E' possibile compensare sottoesposizioni fino ad uno stop e mezzo, forzando il tratta mento. Nulla
di effettivo incremento oltre al mezzo diaframma.
Granularità: buona, anche se non bellissima. Di dimensioni simili a quel le ottenibili col D-76, è leggermente più
fioccosa.
Acutanza: discreta.
Abbinamenti: Agfapan 100 e 400. Tri-x.
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FINO ST-33
Classe:
rivelatore di elevata energia, si trova prevalentemente in commerio in forma liquida
pronto all'uso, pur esistendo anche la versione in polvere. E' un rivelatore a base di Phenidon, come denuncia chiaramene il suo comportamento: sufficiente compensazione, attività ed energia
notevoli, grana relativamente contenuta. L'uso ne è consigliabile per le pellicole di media e soprattutto di alta sensibilità, mentre le emulsioni lente non traggono giovamento alcuno da un
simile rivelatore.
Conservabilità: resistenza ottima. Oltre un anno e mezzo in recipienti sigillati.
pH: 9,20; (dichiarato dalla Casa: 9,10). Non elevatissimo ma giusta mente vivace, è quanto basta per ottenere il massimo dal
Phenidon; l'alcalinità si mantiene costante grazie all'effetto tampone di cui si avvale la formula.
Contrasto: normale se usato senza
intenzione di "forzare" la sensibilità, con discreto effetto di compensazione. Ovviamente, piuttosto elevato o anche duro incrementando i tempi di sviluppo.
Sfruttamento
sensibilità: molto buono; si ha un incremento effettivo di un diaframma con pellicole
Agfa ed llford, un diaframma e mezzo con Kodak (ovviamente, per le alte sensi bilità). Mezzo diaframma effettivo si guadagna anche con le emulsioni da 100 ASA. Sono ad ogni modo possibili
trattamenti forzati per ottenere negativi stampabili anche a fronte di sottoesposizioni sull'ordine dei due diaframmi e mezzo od anche tre.
Granularità: discretamente fine e,
comunque, gradevolmente disegnata. Risulta decisamente migliore ri spetto ad HC-110 e Rodinal, a parità di livello di esposizione.
Acutanza:
molto buona, in rapporto allo sfruttamento della sensibilità.
Abbinamenti: molto bene l'Agfapan 400, seguita dalla Tri-X e dalla HP5. Non consigliabile l'uso con le basse
sensibilità.
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GRADUAL ST-20
Classe:
rivelatore concentrato liquio per tutti gli usi, di caratteristiche per certi versi simili al D-76.
Que st'ultimo, tuttavia, resta da preferirsi, in particolar modo per la miglior acutanza. Il Gradual è comunque assai pratico e particolarmente flessibile, consentendo anche differenti rapporti
di di luizione per controllare la riproduzione dei toni.
Conservabilità: buona. Circa un anno in bottiglie chiuse, cinque mesi se già aperta la confezione. In diluizione si ossida entro le 36
ore.
pH:10,04 a diluizione 1:9.
Contrasto: normale, con soddisfa cente effetto
compensatore.
Sfruttamento sensibilità: nominale, con moderata possibilità di incremento (1/2 stop effettivo).
Granularità: buona, anche se non molto nitida.
Leggermente più fine del D-76.
Acutanza: discreta.
Abbinamenti: Tri-x, Pan F, FP4, Ag- fapan 25.
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HC-110
Classe: rivelatore
concentrato enerico, I'HC-110 è poco conosciuto dalla maggior parte degli utenti. Le istruzioni per la diluizione genera no confusione: viene consigliato di passare attraverso una diluizione
intermedia, per poi "allungare" ulteriormente il preparato. Risulta più comodo e più indicato ad una buona conservazione la diluizione direttamente dal liquido concentrato, in ragione di 1:15
(dil. A) o di 1:31 (Dil.B).
Conservabilità: diversi anni, per il liquido concentrato. A diluizione d'uso si perde di energia solo dopo qualche giorno.
pH: 9,40 a
diluizione A; non eccesivamente elevata.
Contrasto: vigoroso.
Sfruttamento sensibilità: buona, con lieve incremento della sensibilità nominale e possibilità di aumentare significativamente le densità di medie ed alte luci.
Granularità: grana
molto vistosa, pur se secca e ben disegnata.
Acutanza: discreta,
ma non eccezioale in assoluto. L'aspetto generale della stampa risulta però solitamente gradevole per il macrocontrasto vispo.
Abbinamenti: non sgradevole con FP4, e
Plus-x. Utile per "tirare" il trattamento delle 400 ASA. Buono con la HP5.
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HYFIN
Classe:
rivelatore ad alta acutanza, basato sull'effetto di adiacenza od effetto dei bordi. Per poter
essere soggetto all'interdizione operata dai prodotti di ossidazione, il rivelatore non ha una gran resistenza all'aria e va preparato immediatamente prima dell'uso. Per questo motivo è venduto
in bustine di polvere dosate in modo da preparare 600cc di rivelato re alla volta.
Conservabilità: molto scarsa. Non è riutilizzabile neanche per un secondo successivo trattamento immediatamente dopo al primo.
pH:
10,69; abbastanza vivace l'alalinità, per mantenere un contrasto accettabile anche a fronte di
una bas sa concentrazione di sostanza rivela trice. Il pH, comunque, scende sensibilmente durante il trattamento
Contrasto: vivace. I
tempi consigliati dalla Casa possono, in molti casi, essere ridotti un poco per contenere tale tendenza.
Sfruttamento sensibilità: molto buono; è buona norma sottoesporre di mezzo stop o anche uno stop intero (se i soggetti non sono a tono prevalentemente scuro).
Granularità: abbastanza secca, ma un po' visibile.
Acutanza: eccellente; la risolvenza non è realmente aumentata, ma l'acutanza è sensibilmente beneficiata.
Abbinamenti: molto bene con la Pa natomic-x. Improponibile con la Tri-x. Discrete le tré medie sensibilità clas siche (Plus-x, FP4, Agfapan 100),(non sono
consigliabili diluizioni superiori alla normale).
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ID-11 o D-76
Classe: classica,
affermatissima e "normalissima" formula MQ, basata sul fe nomeno della superadditività metolo-idrochinone per un buono sfruttamento della sensibilità contenendo tutti i parametri qualitativi
entro valori più che soddisfacenti. E' il rivelatore "normale" per antonomasia: non troppo energico, non troppo compensatore, a grana fine ma non eccessivamente solvente (100 grammi litro di
solfito), di buona acutanza ma non rivelatore di superficie. E' commercializzato sia dalla llford (ID-11), sia dalla Kodak (D-76) che dalla Ornano (S-38). E' venduto in
polvere.
Conservabilità: ottima. Un anno in bottiglie chiuse, eventualmente fil trando il deposito.
pH:
9,24; nella media l'alcalinità.
Contrasto: abbastanza vivace.
Sfruttamento sensibilità: buono, completo. Forzando il trattamento si va incontro ad un
significativo incremento del contrasto ma non si eleva di parecchio la sensibilità nominale.Granularità: buona.
Acutanza: buona.
Migliora aumenando la diluizione.
Abbinamenti: buona
l'accoppiata con Agfapan 25, FP4 e Tri-x, anche se, per le sue caratteristiche, è forse il rivelatore che con più facilità si abbina a qualsiasi tipo di B&N.
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ILFOSOL II
Classe: rivelatore "one shot", da buttare dopo l'uso, sarebbe di praticità grande e di buona qualità se non presentasse un inconveniente:
ossidarsi — perdendo in efficacia — senza che il colore originario risulti significativamente alterato, traendo in inganno l'operatore e portandolo a clamorosi sottosviluppi. Tale problema,
particolarmente sensibile nel vecchio llfosol, è stato in buona parte ridotto con la formulazione del più recente llfosol II; ad onor del vero, tuttavia, i tempi di giacenza nei negozi di
materiali fotografici che non abbiano giri d'affari molto vorticosi fanno sì che l'inconveniente si manifesti spesso anche con la nuova versione. Mai usare tale rivelatore, dunque, se lo si è
"trovato" dopo mesi di inattività o se lo si acquista da un rivenditore che non ne possa garantire la freschezza.
Conservabilità: pessima. Vengono dichiarati 1 2 mesi di durata. Evidentemente, a partire dalla produzione.
pH: 10,03;
sufficientemente elevata, cala durante il trattamento.
Contrasto: non
elevato.
Sfruttamento sensibilità: nominale. Non adatto per "tirare" la pellicola.
Granularità: buona.
Acutanza:
discreta.
Abbinamenti: relativamente conveiente con le alte sensibilità esposte nominalmente. (la diluizione 1+14 non è particolarmente
consigliabile).
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MICRODOL X
Classe:
Rivelatore in polvere (molto poco diffusa la versione liquida), rimiazza il Microdol che a sua volta
sostituiva il DK 20, nella ricerca Koak per un rivelatore "normale" ma più finegranulante del D-76. E' un rivelatore basato anche sull'azione dei solventi dell'alogenuro, ma in modo meno spiccato
di quanto non sia — ad esempio — per il Perceptol. Ne consegue una ridotta perdita di sensibilità.
Conservabilità: molto buona. Oltre un anno in bottiglie chiuse. Si può
riutilizzare molte volte, incrementando del 12% il tempo di trattamento per ogni pellicola trattata in un litro.
pH: 8,21; ovviamente basso, per evitare di rovinare l'effetto
finegra nulante.
Contrasto: buon effetto compensatore, contrasto normale.
Sfruttamento sensibilità: mediamente, perdita di mezzo diaframma.
Granularità: eccezionalmente fine. Abbastanza ben disegnata, pur se non
secchissima.
Acutanza: buona, specie in rapporto alla classe di rivelatore. Discreta in assoluto.
Abbinamenti: Tri-x, Panatomic-x, Agfapan 25.
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MICROPHEN
Classe: nato come variante di una formula al metolo ove quest'ultimo viene sostituito dal Phenidon, è un rivelatore piuttosto energico caratterizzato da una grana abbastanza fine. La
molecola del Phenidon fu recente mente scoperta e brevettata dalla Ciba Geigy ed è caratterizzata da una notevole energia. E' venduto in polvere.
Conservabilità: Oltre un anno in bottiglie chiuse.
pH: 9,30; non elevatissimo; l'ener gia spiccata è dovuta alla presenza del phenidon. Ciò gioca a favore del
l'acutanza.
Contrasto: abbastanza
vispo, né compensatore né vigoroso.
Sfruttamento sensibilità: molto buono. Pur senza
tirare il trattamen to, l'indice di esposizione va incrementato di mezzo stop.
Granularità: piuttosto fine. La dicitura "a grana molto fine" suggerita sulla documentazione tecnica va in tesa in rapporto
all'energia.
Acutanza: generalmente molto buoa.
Permette anche diluizioni superioi a quella standard in vista di un incremento dell'effetto dei bordi.
Abbinamenti:
buono l'abbinamento con tutte le emulsioni, particolarmene consigliabile l'uso con le alte senibilità. Notevole il compromesso con l'Agfapan 400.
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NEOFIN BLU, NEOFIN ROSSO
Classe:
altro rivelatore interessante la cui disponibilità sul mercato italiano è purtroppo attualmente
sospesa. Si tratta di uno sviluppo fortemente compensatore. Agisce al limite del l'esaurimento: come tale richiede AGITAZIONE CONTINUA e prolunga mento dei tempi di sviluppo nel caso si tratti di
più di una pellicola contemporaneamente. E' confezionato in fialette monodose di liquido concentrato. E' piuttosto caro.
Conservabilità: molto buona in soluzione
concentrata e confezione originale, pessima una volta raggiunta la diluizione d'uso.
pH: 10,80; per
entrambe le versioni.
Contrasto: medio
basso, con forte capacità compcnsatrice. La versione "Blu" è pensata per le pellicole di bassa sensibilità, ed è lievemente meno contrastata della versione "Rosso" per pellicole di sensibilità
medioalta.
Sfruttamento sensibilità: medio. Appena appena quella nominale, con una certa preferenza alla sovraespo sizione di mezzo stop quando
si desi deri una densità generale un briciolo più elevata del necessario.
Granularità: buona. Non eccezionalmente disegnata, un po' fioccosa.
Acutanza: discreta.
Abbinamenti: Agfapan 25 per ottima
compensazione con bassa sensi bilità; Plus-X. Non consigliabile con Tri-X. . Attenzione: è indispensabile l'agitazione continua.
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NUCLEOL BF 200
Classe:
rivelatore concentrato conervato in due bagni separati; con questo piccolo accorgimento è possibile
avvalersi di una formula che altri menti sarebbe caratterizzata da una durata troppo breve per essere proponibile commercialmente. Si tratta di un rivelatore di caratteristiche assai
interessanti, che combina una energia relativamente elevata con una finezza di grana notevole. E' possibile, se la confezione fosse stata con servata per lungo tempo in condizioni non
particolarmente favorevoli, una certa perdita di attività così come capita per l'Ilfosol. L'inconveniente, ad ogni modo, è molto più raro e di minore entità.
Conservabilità: mediamente buona. Prima di trattare una pellicola parti colarmente importante con una confezione di Nucleol conservata in condizioni dubbie è buona
cosa fare uno sviluppo di prova.
Contrasto: effetto compensatore notevole, e contrasto morbido con la maggior parte delle emulsioni.
Sfruttamento sensibilità: buono in assoluto, è semplicemente eccezionale in rapporto alla qualità dell'im magine ottenuta e — particolarmente — in
relazione alla granularità. Incremento effettivo di uno stop, stampabilità fino a tre stop in sottoesposizione (con adeguato sovrasviluppo).
Granularità:
ottima.
Acutanza: veramente molto buona; avvertibile effetto di adiacenza.
Abbinamenti: HP5. Bene, ad ogni modo, anche con le altre 400 ASA. (Diluizioni maggiori: non consigliate)
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PERCEPTOL
Classe: è un
rivelatore extrafinegranulante solvente; deve la particolare finezza di grana a cui porta ad una forte concentrazione del solfito che caratterizza la sua formula; Perceptol e Microdol-X sono gli
unici rivelatori in commercio che si basano su alte concentrazioni di sostanza solvente. Comporta calo della sensibilità di uno stop.
Conservabilità: piuttosto buona. Oltre i 12-13 mesi in bottiglie chiuse, due settimane in recipienti aperti.
pH: 8,22; alcalinità bassa,
mantenu ta a tali livelli per non contrastare l'azione finegranulante del solfito.
Contrasto: piuttosto morbido con buon effetto compensatore.
Sfruttamento sensibilità: molto scarso. Le alte concentrazioni di solfito, infatti,
comportano un inevitabile calo nell'energia del rivelatore. Mediamente, è richiesto il dimezzamento dell'indice di esposizione.
Granularità: molto buona, anche se non particolarmente "secca".
La leggera "fioccosità" della grana è caratteristica del tipo di formulazione.
Acutanza: discreta, non particolarente brillante.
Abbinamenti: non si adatta bene alle emulsioni Agfa, di cui abbassa eccessivamente il microcontrasto. Poco sensato l'abbinamento con le alte
sensibilità, risultando conveniente usare emulsioni di minor sensibiltà. Discreto con la FP4, buono con la Plus-X.
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REFINAL
Classe:
è un rivelatore in polvere dalla formula semplice e tradizionale, con un buon contenuto di
solfito, "normale" per tutte le caratteristiche. Usato spesso per lo sviluppo in vasche, in virtù anche della sua buona capacità di conservazione.
Conservabilità: una
resistenza eccellente all'ossidazione rende il Refinal conservabile per oltre due anni in recipienti chiusi anche a soluzione avvenuta, pur essendo in ogni caso preferibile evitare di questi
"invecchiamenti". In recipienti aperti si ossida con relativa lentezza (qualche giorno).
pH: 9,31; in medio stat virtus. È molto vicino al D-76 anche per alcalinità, oltre che per le caratteristiche.
Contrasto: normale-vivace. Non molto
compensatore.
Sfruttamento sensibilità: nominale.
Granularità: fine,
sfruttando un moderato effetto solvente del solfito, presente in buona quantità.
Acutanza: buona, pur
se non elevaissima.
Abbinamenti: Agfapan 100, Agfapan 25
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RODINAL
Classe:
rivelatore concentrato liquio per alta diluizione, è una formula al paramminofenolo. Dopo moltissimi anni di
vita sulle spalle continua ad essere uno dei rivelatori più venduti. Alcalinizzato fortemente, non deve essere riutilizzato più di una volta.
Conservabilità: pressocché illimitata
nella confezione originale chiusa (oltre i venti anni), rimane molto lunga anche una volta aperto. Contrariamente a quanto avviene per l'Ilfosol, il Rodinal assume una colorazione scurissima
senza perdere significativamente di energia. Una volta diluito perde efficacia entro 36 ore.
pH: 12,04; (a diluizione 1+25); estremamente alcalino in virtù della soda
caustica.
Contrasto: tendenzialmente molto vivace, ma controllabile entro certi limiti colle diluizioni
maggiori.
Sfruttamento sensibilità: nominale. Tuttavia,
dato il contrasto vispo, si rendono stampabili anche fotogrammi moderatamente sottoesposti.
Granularità: grana vistosa, ma gradevolemente secca. Piace.
Acutanza: discreta; l'impressione generale è di buona nitidezza, grazie al macrocontrasto vivace.
Abbinamenti: Panatomic-x, ad alta diluizione.
Tri-x per grana secca. Per uso generale, Agfapan 100.
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RODINAL S
Classe:
una variante del Rodinal, con maggiore quantità di metabisolfito per mantenere la grana a
dimensioni più accettabili. Gli amanti del Rodinal, tuttavia, amano anche la sua grana grossa e secca, e il Rodinal Special gode di minore diffusione rispetto al fratello
maggiore.
Conservabilità:
ancora migliore del Rodinal, se possibile. La versione "Special" si conserva discretamente anche una volta diluito.
Non scurisce mai tanto quanto il primo Rodinal. Può essere eventualmente riutilizzato per un secondo
trattamento, subito seguente al primo.
pH: 9,85; sensibilmente
abbassato, anche se riferito alla diluizione di 1 +15.
Contrasto: un po' più mite del rodinal normale, ma pur sempre vivace. Miglior effetto compensatore.
Sfruttamento sensibilità: vedi
Rodinal.
Granularità: sensibilmente più fine del Rodinal. Un po' meno secca, però.
Acutanza:
vedi Rodinal.
Abbinamenti: come Rodinal, ma più indicato per
le sensibilità alte.
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TOFEN S 37
Classe:
un rivelatore interessante per l'abbinamento che presenta sul fronte dell'energia (capacità di
sfruttare la sensibilità) e della compensazione (capacità di incassare forti sbalzi nei rapporti d'illuminazione). E' venduto in liquido pronto all'uso.
Conservabilità: ottima. Particolarmente buona anche la quantità di pellicola trattabile.
pH: 9,20; un poco più elevato il valore rilevato rispetto al dichiarato 8,70 della Casa, sono sempre valori
medi, normali in un rivelatore di uso non "specialistico".
Contrasto: normale, ma con spiccata capacità compensatrice.
Sfruttamento sensibilità: molto buono in
rapporto alle altre caratteristiche. Consente un incremento ef fettivo di circa mezzo stop, e la stam pabilità di sottoesposizioni fino a due stop.
Granularità: buona.
Paragonabile al D-76, ma forse meno avvertibile per via del minor contrasto generale.
Acutanza: discreta.
Abbinamenti: non male con Tri-x, Pan F,
Panatomic-x. Molto compenatore con tutte le Agfa, con acutana non eccellente.
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Pellicole Tempo/sviluppo
Pellicola |
Sensibilità (ISO) Nominale/Effettiva |
Sviluppo | Diluizione |
Tempo (min a 20°C) |
Risultato |
AGFA-GEVAERT | |||||
APX-25 | 25/12 | Kodak D.76 | 1+1 | 10 | Ottimo |
APX-25 | 25/12 | Tetenal Neofin Blu | "B" | 16 | Eccellente(*) |
APX-25 | 25/6 | Agfa-Gevaert Rodinal | 1+100 | 18 | Ottimo |
APX-100 | 100/50 | Kodak D.76 | 1+1 | 12 | Buono |
APX-100 | 100/50 | Agfa-Gevaert Rodinal | 1+50 | 16 | Buono |
APX-400 | 400/200 | Kodak D.76 | 1+1 | 12 | Buono |
APX-400 | 400/200 | Tetenal Neofin Rosso | Standard | 9 | Buono |
KODAK | |||||
Technical Pan | 100/25 | Kodak Technidol LC | Standard | 9 | Eccellente(*) |
Technical Pan | 100/25 | Kodak D.76 | 1+1 | 7 | Buono(**) |
Plus-X | 100/100 | Kodak D.76 | 1+1 | 10 | Ottimo |
T-Max 100 | 100/50 | Kodak T-Max | 1+4 | 7 | Buono |
T-Max 100 | 100/50 | Kodak D.76 | 1+1 | 12 | Eccellente |
T-Max 100 | 100/25 | Agfa-Gevaert Rodinal | 1+50 | 9 | Buono |
Tri-X | 400/200 | Kodak D.76 | 1+1 | 12 | Eccellente |
Tri-X | 400/1000 | Paterson Acuspeed | 1+7 | 10 | Ottimo |
Tri-X | 400/400 | Tetenal Neofin Rosso | Standard | 9 | Ottimo |
T-Max 400 | 400/200 | Kodak T-Max | 1+4 | 8 | Buono |
T-Max 400 | 400/200 | Kodak D.76 | Stock | 10 | Ottimo |
T-Max 400 | 400/100 | Agfa-Gevaert Rodinal | 1+50 | 12 | Buono |
T-Max 3200 | 3200/1600 | Kodak T-Max | 1+4 | 16 | Eccellente(*) |
T-Max 3200 | 3200/800 | Kodak D.76 | Stock | 15 | Ottimo |
T-Max 3200 | 3200/1250 | Ilford Microphen | Stock | 16 | Ottimo |
ILFORD | |||||
Pan-F | 50/25 | Kodak D.76 | 1+1 | 10 | Buono |
Pan-F | 50/25 | Tetenal Neofin Blu | "B" | 11 | Ottimo |
Pan-F | 50/50 | Ornano Fino TS-33 | 1+1 | 6 | Buono |
FP-4 | 125/80 | Kodak D.76 | 1+1 | 10 | Buono |
FP-4 | 125/125 | Paterson Acutol | 1+20 | 16 | Ottimo |
Delta 100 | 100/50 | Kodak D.76 | 1+1 | 10 | Eccellente |
Delta 100 | 100/50 | Agfa-Gevaert Rodinal | 1+50 | 11 | Buono |
HP-5 | 400/200 | Kodak D.76 | 1+1 | 12 | Buono |
HP-5 | 400/400 | Tetenal Neofin Rosso | Standard | 9 | Buono |
HP-5 | 400/200 | Ilford Microphen | 1+3 | 16 | Ottimo |
Delta 400 | 400/200 | Kodak D.76 | 1+1 | 10 | Eccellente(*) |
Delta 400 | 400/200 | Ilford Microphen | 1+1 | 11 | Ottimo |
Delta 400 | 400/800-1600 | Ilford Microphen Plus | 1+3 | 18+6 | Eccellente(***) |
Tempo del rivelatore (in minuti) (*) Temperatura raccomandata
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FILM | Diluiz. 1+25 | diluiz. 1+50 |
Agfapan APX 25
|
6 min
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10 min
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Agfapan APX 100
|
8 min
|
17 min
|
Agfapan APX 400
|
7 min
|
11 min
|
Fuji néopan 400 pro
|
6 min
|
11 min
|
Fuji néopan 1600 pro
|
5 min
|
8 min
|
Ilford pan F
|
5 min
|
15 min
|
Ilford FP 4 |
9 min
|
18 min
|
Ilford HP 5
|
8 min
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-----
|
Kodak panatomic X
|
5 min
|
11 min
|
Kodax Plus-X
|
6 min
|
13 min
|
Kodax Tri-X
|
7 min
|
12 min
|
Kodax T-Max 100
|
5.5 min
|
12 min
|
Kodax T-Max 400
|
5 min
|
10 min
|
Kodax T-Max 3200
|
8 min
|
16 min
|
Kodax Recording 2475
|
4.5 min
|
10 min
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